Forse è giunto il momento di renderla obbligatoria anche per le case degli italiani?
E’ la dichiarazione del Ministro della Protezione Civile Nello Musumeci emersa durante la conferenza stampa sull’ultima alluvione accaduta un giorno fa in Emilia Romagna. Oltre a ribadire la necessità di coordinamento e di spesa per arrivare a costruire un sistema di prevenzione ed efficace assistenza alle popolazioni infatti, il Ministro ha preso posizione sia sulle cose da fare che nel delineare una strada nuova per il futuro sulle calamità verso il patrimonio immobiliare delle case degli italiani. Il Ministro Musumeci sta cioè pensando ad una copertura assicurativa CAT-NAT che risarcisca i danni da alluvione, inondazione, allagamenti, frane, terremoti ecc. sulle abitazioni degli italiani.
“È finito il tempo in cui lo Stato poteva erogare risorse per tutti e per sempre” – ha detto. “La prevenzione non può essere un obbligo solo a carico delle istituzioni: ogni cittadino deve essere consapevole di vivere su un territorio a rischio e deve adottare ogni iniziativa per evitare”, avverte il ministro che subito arriva al punto: “Serve un cambio culturale. Per questo il governo si è già applicato ad adottare una norma nella finanziaria 2024 per le polizze assicurative delle imprese, escluse quelle agricole: è un primo passo. Ci avvieremo, gradualmente, all’obbligo per le famiglie di sottoscrivere una polizza assicurativa sulla casa contro le catastrofi naturali”. E anche se qualche ora dopo il Ministro è tornato sulle sue dichiarazioni per bloccare eventuali fughe in avanti, affermando che è ancora presto per pensare ad un percorso definitivo, la strada sembra tracciata.
Lo stato attuale
Al momento, non esiste un obbligo legislativo generale che impone alle abitazioni private italiane di stipulare una polizza assicurativa contro i danni causati da eventi catastrofali.
La Legge di Bilancio 2024 ha introdotto una novità importante, ma limitata alle imprese: ha reso obbligatoria, entro il 31 dicembre 2024, la stipula di una polizza assicurativa per proteggere le aziende dai danni causati da calamità naturali e catastrofi. Questa misura è stata introdotta con l’obiettivo di rafforzare la resilienza del tessuto produttivo italiano di fronte a eventi estremi sempre più frequenti e intensi.
Ma proprio facendo base su questo provvedimento, obbligatorio per le imprese a partire dal prossimo primo gennaio 2025, potrebbe essere avviata una simile procedura anche per la copertura delle abitazioni.
Perché non c’è un obbligo per le abitazioni private?
Costo elevato: Le polizze contro i rischi naturali possono essere molto costose, soprattutto in zone ad alto rischio sismico o idrogeologico. Un obbligo generalizzato potrebbe rappresentare un onere economico significativo per molte famiglie.
Difficoltà nella valutazione del rischio: Valutare il rischio di danni da eventi naturali per ogni singola abitazione è complesso e costoso.
Questioni di responsabilità: Chi dovrebbe pagare il premio assicurativo per le abitazioni popolari o per quelle in condizioni di degrado?
Cosa potrebbe accadere in futuro?
Il dibattito sull’obbligatorietà delle assicurazioni contro i rischi naturali per le abitazioni private anche se al momento è solo all’inizio, può considerarsi ufficialmente aperto.
Alcuni esperti sostengono che un obbligo generalizzato potrebbe essere necessario per incentivare la prevenzione del rischio e per alleggerire i costi degli interventi post-disastro a carico della collettività.
Tuttavia, prima di introdurre una misura di questo tipo, sarebbe necessario:
Valutare attentamente i costi e i benefici: È fondamentale stimare l’impatto economico sull’intero sistema e sulle singole famiglie.
Definire un sistema di incentivi: Potrebbero essere introdotti sconti fiscali o agevolazioni per chi stipula una polizza.
Migliorare la conoscenza del rischio: È necessario disporre di dati più precisi e aggiornati sulla vulnerabilità del territorio.
Cosa si può fare nel frattempo?
Anche in assenza di un obbligo legislativo, è consigliabile valutare attentamente la possibilità di stipulare una polizza assicurativa contro i rischi naturali. Soprattutto per chi vive in zone ad alto rischio sismico o idrogeologico, un’assicurazione può in ogni caso offrire una protezione importante in caso di eventi catastrofali.
Fonte: https://www.assinews.it/
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