Secondo un report della Fisac Cgil gli sportelli bancari operativi in Italia a fine 2022 erano 20.986, -664 unità rispetto ai 21.650 del 2021
Ogni giorno in Italia poco meno di due sportelli bancari chiudono definitivamente i battenti e con essi oltre 15 dipendenti che giorno per giorno spariscono. Un trend negativo che registra meno sportelli, meno servizi per famiglie e imprese, meno dipendenti: nel 2022 le filiali sono diminuite di 664 unità a 20.986, e di circa un quarto negli ultimi cinque anni, quando nel 2017 erano 27.374. Una desertificazione che trascina con sé anche una diminuzione del personale bancario, pari lo scorso anno a 264.132 in flessione del 2,1% rispetto all’anno precedente, con una perdita di 5.647 dipendenti.
Sono alcuni numeri contenuti in un report prodotto dall’Ufficio studi della Fisac Cgil Nazionale su dati di Bankitalia e dal quale emerge una progressiva desertificazione, sia in termini di sportelli che di posti di lavoro.
Dai dati del report della Fisac Cgil, elaborazione di uno studio di Banca d’Italia del 31 marzo scorso, si rileva che a fine 2022 gli sportelli operativi in Italia ammontavano a 20.986, diminuiti di -664 unità rispetto ai 21.650 rilevati nel 2021 (-3,1%). Considerando gli ultimi cinque anni il numero di sportelli è diminuito di -6.388 unità, quasi il -24% delle 27.374 unità rilevate a fine 2017 rispetto alle 20.986 del 2022: in sintesi nel periodo 2017-2022 il numero di sportelli bancari in Italia si è contratto di quasi un quarto (23,3%) rispetto al dato di partenza. Alla contrazione del numero di sportelli è corrisposta quella degli organici bancari. A fine 2022 i dipendenti bancari italiani erano 264.132, in calo rispetto ai 269.779 rilevati a fine 2021 (-5.647 unità per un -2,1%). Sugli ultimi cinque anni la flessione registrata è del -7,7%, quando nel 2017 i dipendenti bancari erano 286.222.
La segretaria generale della Fisac Cgil, Susy Esposito, afferma in una nota: “Il settore bancario sta vivendo una situazione estremamente preoccupante. I maggiori gruppi proseguono, tra digitalizzazione e piani industriali, nell’operazione di desertificazione e sparizione bancaria e occupazionale. Una tendenza ancora più grave perché incide in aree del paese caratterizzate da comuni di minori dimensioni e dove un tessuto finanziario solido è funzionale allo sviluppo economico e al contrasto all’illegalità”.
La riduzione degli sportelli bancari è generalizzata in tutte le regioni e, nell’ultimo anno ha inciso percentualmente in misura maggiore in Molise (-5,8%), nelle Marche (-4,9%) e in Sardegna (-4,1%). Rispetto agli ultimi 5 anni le flessioni maggiori si riscontrano sempre in Molise (-31,9%), in Abruzzo e in Valle d’Aosta (-26,9%). Per quanto riguarda i dipendenti le flessioni maggiori in percentuale, tra il 2022 e il 2021, si sono registrate in Liguria (-19,9%), in Toscana (-9,7%) e in Campania (-7,6%). Alla luce del trend negativo lo studio della Fisac Cgil prevede, senza interventi, una ulteriore diminuzione del numero di filiali al 2027 pari a circa 2.500 unità, così come sul fronte lavoro una ulteriore riduzione del numero dei dipendenti in una forbice compresa tra le 12 e le 14 mila unità al 2027.
Fonte https://www.intermediachannel.it
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