Il colloquio di selezione è lo strumento attraverso cui il selezionatore cerca di capire se il candidato possiede le caratteristiche e le capacità in linea con il profilo richiesto dall’organizzazione lavorativa e il candidato verifica se quel ruolo si adatta alle sue reali esigenze. L’obiettivo è far emergere se esistono o meno le condizioni, di reciproca convenienza, necessarie a stabilire un rapporto di lavoro, pertanto le caratteristiche e la mission del candidato devono essere in linea con la cultura, la mission e la vision dell'organizzazione del lavoro.
È fondamentale prepararsi ad un colloquio di selezione al fine di sapersi promuovere in maniera efficace, mettendo in risalto le competenze acquisite nelle proprie esperienze (formative, professionale ed extra-professionali). È importante essere consapevole dei propri punti di forza e di cosa si è in grado di offrire in più rispetto ad altri candidati; quali sono le motivazioni, gli stimoli e gli obiettivi che spingono nella ricerca di tale posizione di lavoro, quali le conoscenze riguardo l'azienda e il settore in cui opera.
Come prepararsi al primo colloquio
informati sul tuo interlocutore prima di presentarti al colloquio: cerca di conoscere il nome del responsabile delle risorse umane o del presidente/direttore generale (nel caso in cui sia una piccola azienda)
raccogli tutte le informazioni possibili sull'azienda: produzione, posizione di mercato, fatturato, prospettive di espansione, ecc...
prima del colloquio rileggi il tuo CV, il selezionatore potrebbe averlo sotto gli occhi e porre delle domande o chiederti dei chiarimenti molto puntuali. È importante collegare le informazioni che hai raccolto sull'azienda con gli studi fatti, le tue esperienze di lavoro e/o le tue capacità e competenze
immagina le possibili domande che la lettura del tuo CV potrebbe suscitare. Se hai già lavorato è possibile che ti venga chiesta la tua ultima retribuzione e le mansioni svolte, cosa ti aspetti da questo eventuale posto di lavoro
prepara qualche domanda da porre riguardo all'azienda. Riassumi ciò che sai sulla struttura, le dimensioni e i prodotti dell'azienda e chiedi al tuo interlocutore altre informazioni, ad esempio chiarimenti sul mercato e sui cambiamenti che potrebbero verificarsi, il tipo di clientela: dimostrerai così un interesse reale, dal momento che desideri inserirti proprio in quel contesto aziendale
Come comportarsi durante il colloquio
arriva in anticipo (circa 10 minuti)
mantieni un atteggiamento calmo e sereno
cura il tuo aspetto
vestiti in modo adeguato, cercando di sentirti a tuo agio
ricorda il nome dell'intervistatore
prima di sederti attendi che lo faccia l'intervistatore
tieni sotto controllo i movimenti del tuo corpo (non abbassare lo sguardo)
cerca di ascoltare e rispondere alle domande, anche le più delicate e personali, senza esitazioni e in modo preciso e sintetico
mostrati interessato verso i piani aziendali
parla dell'aspetto economico solo quando il selezionatore fa una proposta retributiva (lo stesso per vacanze, orari, permessi)
valorizza le tue capacità, conoscenze ed esperienze di lavoro
Gli errori da evitare
arrivare tardi
monopolizzare la conversazione e portare il discorso su questioni personali
essere troppo passivi o aggressivi, ostentare eccessiva sicurezza o nervosismo
vestirsi in maniera trasandata o troppo elegante
invadere lo spazio del selezionatore e sbirciare tra i suoi fogli
gesticolare in modo eccessivo
Il colloquio
Normalmente il colloquio di lavoro inizia con una domanda definita di "rottura del ghiaccio" che serve per abbassare lo stato di tensione o eccessiva emotività che potrebbe presentare il candidato e che andrebbe ad inficiare il processo di conoscenza: non si tratta di una domanda "tecnica" piuttosto può riguardare il viaggio effettuato dal candidato per raggiungere la sede dell'azienda, hobby o sport in comune descritti nel CV, altre passioni in comune osservate sui social.
Quando entrate nella stanza del selezionatore attendete che sia il selezionatore a stringervi la mano e a farvi accomodare; guardatevi intorno, osservate l'arredamento, eventuali trofei, quadri e foto appese e altri particolari che potrebbero mostrare passioni in comune; non invadete con borse, pc portatile o abiti lo spazio di lavoro del selezionatore e soprattutto durante il colloquio non toccate o prendete in mano penne o oggetti presenti sulla sua scrivania (per scaricare la tensione accumulata).
È bene tenere a mente che ogni domanda successiva alla "rottura del ghiaccio" mira a raccogliere informazioni utili per comprendere meglio le vostre caratteristiche, esperienze, competenze, progettualità. In questa prospettiva può essere utile prepararsi a rispondere a quelle che sono alcune delle “domande standard” poste dal selezionatore, ovvero:
Mi parli di lei/Si presenti.
Cosa si aspetta dal suo futuro? Quali sono i suoi progetti futuri?
Quali sono i suoi personali punti di forza e le sue aree di miglioramento?
Per quale motivo desidera cambiare contesto di lavoro?
Come mai si sono conclusi i precedenti lavori?
Quali sono state le sue principali sconfitte o fallimenti? Come le ha interpretate?
Quali sono stati i suoi più importanti successi?
Perché ha scelto questa formazione universitaria?
Perché ha scelto di candidarsi per questa professione?
Qual è il suo sogno professionale?
Come si vede tra 5/10 anni?
Cosa l'ha spinta a rispondere al nostro annuncio?
Una volta sostenuto il colloquio è utile avviare una riflessione, così da poter valutare quali aspetti poter migliorare in futuro. È importante non aspettare l’esito del colloquio per proseguire nella ricerca attiva del lavoro, che piuttosto deve configurarsi come un’attività continua, nonché prepararsi a gestire un’eventuale trattativa relativa a forme contrattuali, condizioni di lavoro e retribuzione nel caso in cui il colloquio di selezione abbia avuto un esito positivo.
È importante, dunque, fare una buona impressione, “you never have a second chance to make a first impression”, dicono gli americani
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